Per rendere competitiva la nostra olivicoltura è necessario partire dal campo per permettere al frantoio di esprimere al massimo la qualità delle olive. Questo obiettivo richiede di ripensare gli impianti e le principali gestioni agronomiche puntando sulla sostenibilità nella nutrizione, che trova nei biostimolanti degli alleati preziosi, e anche verso la difesa dalla mosca, avversità sempre più complessa da controllare con i metodi convenzionali.